Astrologia
L’astrologia è il linguaggio della luce, ci presenta una schiera di dieci maestri (i 10 pianeti appunto) che governano 12 costellazioni zodiacali e 12 settori d’influenza chiamate Case.
Fare l’oroscopo(dal greco hora=ora, skopein=guardare; letteralmente guardare l’ora) significa partire da una concezione qualitativa del tempo opposta a quella corrente di tipo quantitativo.
La creazione, i pianeti, le stelle, lo zodiaco intero, rappresentano il macrocosmo, l’uomo il microcosmo che racchiude in sè l’intera opera di Dio, secondo l’antica e ineluttabile legge ermetica “COME IN ALTO COSI’ IN BASSO”.
L’astrologia abbraccia nel suo linguaggio analogico tutta la possibilità dei caratteri e dell’esistente. Essa ci traccia il sentiero che conduce al cielo, simbolo di liberazione.
Questa scienza si pone al di fuori di ogni dogma, fede religiosa e politica poiché essa è una guida che arriva direttamente dal cielo (Urano).
Per redigere un tema astrologico è necessario conoscere la data, il luogo e l’ora della propria nascita.
Da questi dati si trarrà una diapositiva della posizione dei pianeti al momento della nascita e si potranno trarre delle interpretazioni sul destino dell’individuo in questione e sulla sua missione sulla terra.
Fare l’oroscopo(dal greco hora=ora, skopein=guardare; letteralmente guardare l’ora) significa partire da una concezione qualitativa del tempo opposta a quella corrente di tipo quantitativo.
Il principio della qualità del tempo non ha nulla a che vedere con la durata, ma afferma che ogni punto del tempo possiede una qualità che consente che emergano solo i fatti affini a quella qualità .
Nell’inizio di qualcosa è contenuto in germe il suo sviluppo e la sua fine. Nel seme c’è il frutto, nel frutto il seme. Gli antichi infatti prima di intraprendere una iniziativa guardavano nell’ora per vedere la sua qualità ed essere in armonia con le leggi cosmiche (cosmos=ordine).
DESTINO
L’astrologia definita dagli antichi “Ars Regiae” è uno strumento unico e insostituibile per chi vuole conoscere il proprio destino.
Il destino rappresenta il programma che l’anima dell’individuo ha scelto prima di incarnarsi in questa dimensione fisica.
Il destino è sempre uno specchio della nostra psiche; gli incontri, il lavoro, l’amore verranno filtrati dal nostro modo di pensare.
Stilare un tema astrologico ha la funzione di individuare essenzialmente il carattere e le attitudini psicologiche consce e inconsce dell’individuo in questione.
Un individuo che non si stima incontrerà nella sua vita persone e situazioni che rispecchieranno la sua credenza limitante.
invierà a livello energetico ma anche fisico attraverso il linguaggio non-verbale del corpo questa informazione e avrà come risposta l’adattamento dell’ambiente alla sua credenza.
Generalmente se la prenderà con il destino e si lamenterà di essere sfortunato.
Questo problema sussisterà finché suddetto individuo non avrà il coraggio di guardarsi dentro e di individuare all’interno di se stesso la causa del problema.
Molti si sentono vittime di un destino avverso, destino che noi stessi abbiamo tracciato prima di nascere per imparare determinate lezioni karmiche e raccogliere le conseguenze di azioni perpetuate in altre esistenze.
Se immaginiamo la vita come una scuola in cui ogni giorno sperimentiamo nuove lezioni, allora non opporremo più resistenza agli eventi negativi ma impareremo a coglierne la risorsa nascosta.
"Semina un pensiero raccogli un azione,
semina un azione raccogli un abitudine,
semina un abitudine raccogli un carattere,
semina un carattere ottieni un destino."
METODO DI LETTURA
L’astrologia nasce dall’intenzione di utilizzare i segni che il cielo ci invia per individuare eventuali blocchi, sovrastrutture e credenze limitanti che interferiscono con il fluido svolgimento della nostra energia vitale.
Mediante il tema natale potremo individuare i nostri punti deboli costituzionalmente e attraverso i transiti, le influenze planetarie del momento.
Impareremo a trarre dai quei segni planetari apparentemente negativi, la risorsa e il talento che essi contengono.
Pensiamo a Saturno definito dagli antichi “malefico”, poiché rappresentava un archetipo notoriamente fastidioso e “cattivo”.
Definito il signore del gelo, del freddo e della solitudine, sinonimo di blocco, freno, cristallizzazione, non lascia apparentemente prefigurare nulla di buono.
Chi di fronte a questi principi reagirebbe positivamente?
Eppure la luce di Saturno rappresenta l‘agente di crescita, senza questo principio non potremmo evolvere, egli è il potatore, colui che taglia i rami secchi e inutili e permette alla linfa della pianta di nutrire nuovi steli.
Tutti gli esseri umani vivono l’attaccamento, l’empatia come principi diffusi di vita, eppure Saturno ci insegna che nasciamo soli e moriamo soli.
Questa dura eppur ineluttabile legge sconvolge i più.
Il principio di Saturno verrà quindi rimosso dalla mente conscia e relegato nell’inconscio dove continuerà indisturbato la sua azione, questa volta più subdola perché collegata al meccanismo della proiezione.
Inizieranno ad accaderci nella vita fatti spiacevoli, situazioni che ci costringeranno a confrontarci con questo principio.
Se accetteremo di buon grado e con amore l’insegnamento Saturnino, verremo premiati con le qualità che gli sono note: distacco, responsabilità , serietà , solidità , evoluzione spirituale.
Ogni maestro ci vuole insegnare qualcosa e presenta sia una luce che un’ombra.
Accogliendolo con amore vivremo la sua luce, respingendolo con odio vivremo la sua ombra.
Su questo si fonda l’astrologia